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stranieri
Un
furgone apparentemente senza meta che viaggia nella notte su una strada
sconosciuta; un percorso a mosca cieca tra corpi estranei che cercano
di ostacolare il cammino; un taccuino di ricordi sul quale figurano volti,
situazioni, attimi rubati e momenti irripetibili; un bagaglio apparentemente
leggero che contiene però migliaia di parole che nessuno ha mai
pronunciato nello stesso modo.
Queste alcune delle tante suggestioni che si ricavano da Stranieri.
Corriere del Ticino / Svizzera
Uno
spettacolo che pone lo spettatore di fronte alla scelta, che non è
solo creativa ma che è di etica teatrale e di vita, del laboratorio
come luogo necessario alla creazione, come condizione irrinunciabile per
la produzione (
).
Dopo ventanni il Teatro delle Radici guarda con soddisfazione e
con affetto al percorso svolto, un percorso che si caratterizza por la
coerenza con cui è stato tracciato, in unestraneità
anche allo stesso mondo del teatro, oggi sempre più rassegnatamente
autocelebrativo e incapace di riconoscere la necesità di una ricerca
che ogni giorno metta in discussione il teatro stesso e chi il teatro
lo fa..
La Regione / Svizzera
Cristina
semina parole
e spuntano fiori (
)
Tracce di memoria, brandelli di parole e segni ben organizzati raccolti
nelle pagine di un taccuino di viaggio. Proprio come avrebbe fatto Chatwin
se avesse potuto visitare la Castrillo nel suo cuore della terra,
in quella landa poetica in cui il paesaggio da brullo si trasforma in
una lussureggiante natura contaminata da intime passioni e da segni di
umanità sparsa, con le sue piccole gioie e incontri fugaci che
finiscono col rinchiudersi nel gesto teatrale che si lancia alla conquista
di un suo spazio e della parola.
LAzione / Svizzera
Ed
ecco, il gran finale etico-estetico, come solo Cristina Castrillo sa inventare.
Mentre le immagine proiettate si fanno più concitate, gli attori,
ciascuno carico dei suoi relitti, come vagabondi-emigranti, avanzano compatti
verso il pubblico, per uscirne di scena, guidate da due figure, una con
la stampella, laltra dal volto coperto, uno zoppo, un cieco che
però tiene in mano, come una lanterna, una gabbia, nella gabbia
una fragile barchetta di carta e una candela.
Giornale del Popolo / SvizzeraStranieri riesce a decollare dalla
propria teatralità per diventare un simbolo (
) Prendendo
minime risorse, Castrillo, insieme alle due stupende attrici della sua
compagnia Bruna Gusberti y Nunzia Tirelli- e ai dodici attori locali.
El Ciudadano / Argentina
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